NOSTALGIA

La scheggia di una triste melodia di vetro, piano piano trafigge il mio cuore, aprendo un varco di ricordi lontani, in una notte di luna piena, sulla spiaggia, mentre fuori il sole pulsa e mi chiama.

Mi sento imprigionato, senza respiro,

all'improvviso corro veloce fuori, sulla strada illuminata dai colori e dai suoni della natura.

Senza meta, sulle scale bianche e nere del pianoforte che suona, mentre le note scorrono, grido ad alta voce il tuo nome, poi scivolo lungo le corde del violino, folle per un attimo.

Mi fermo e ritorno sui miei passi, come nave senza timone, alla realtà dei giorni che mutano e sono sempre uguali, mancanti di qualcuno, di qualcosa, di te, di me, di noi.

Donato Riccardi - 2018

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