MARATEA

Lotta tra abbraccio e contrasto di nebbia e sole,

mare placido, profondo, calmo, bollente sulla dura e fredda roccia di secca montagna.

Eterna contraddizione,

amore e odio,

ricchezza e povertà.

Il redentore, semplice e imponente, piccolo nella sua grandezza, guarda maestoso dall'alto, nella notte, illuminato da bianca luce;

sacro e profano,

sei preghiera e bestemmia, cultura e duro lavoro di mani sulla terra nera.

Donna pudica, scostante, furtivamente lasciva, nel silenzio del tuo sorriso.

M'ami e fingi di non conoscermi.

Sei l'onda marina al vento, scaldata dal sole, che s'infrange sulle alture taglienti e frastagliate di cespugli e rovi.

Chiusa nel tuo mondo antico di povera nobiltà, e aperta ai turisti curiosi, che portano pezzi di te al movimento del mondo vivo.

Madre anziana, rozza, materiale, e compagna segreta, seducente.

Mistica fascinazione nel tuo abbraccio,

distante, mi concedi appena le tue labbra, il tuo respiro nel mio per un attimo, e mi pare di sentire il sapore della tua pelle scura.

La tua semplicità accarezza il mio corpo, con simpatia, in un dolce e sensuale massaggio, esperta di mille e mille uomini, senza mai concederti davvero, cosi sottilmente velata di mistero.

Ti immortali in un'immagine d'estate, impressa nella mia mente, per averti mia per sempre.

Donato Riccardi - 2005

Riflessi di Luna - Copyright 2016-2024. Il materiale presente sul sito può essere prelevato e pubblicato su terze parti, soltanto citandone l'autore. Oltre alle foto personali dell'autore, le immagini presenti sul sito, sono prese da Pixabay.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia