COLLI BOLOGNESI
Con lo sguardo lungo i contorni intermittenti in semitrasparenza dal monte Vulture, al tramonto in lontananza,
in un volo struggente s'adagiano i ricordi, fino ai colli bolognesi e all'entrata di Modena.
Le luci dei negozi a sera e l'università, la fioca lucerna della pizzeria, la libreria affollata, mentre fuori è già buio. Appare la luna in cielo, in una notte di mezza stagione, incerta, nostalgica di pensieri come fantasmi, li, tutte le volte che il cielo turchese e rosa del tramonto, come binari percorre queste colline lucane, fino alle porte verdi di campagna e vigne, e grigi di pietra antica, lavorata di chiese, torri e centri storici, al coro di sonanti, giovani voci in gruppo, riflessi d'ombra di stelle, sulla strada, specchio del cielo.
Un ciuffo di prato bagnato dalla nebbia notturna, divenuta brina;
la stessa che vedo ora, a distanza di spazio e di tempo, tagliata da
strade deserte, luce arancione e musica; mi porta da te.
Donato Riccardi - 2017