ALLA MADONNA

Immacolata Concezione: Madre e Signora, Regina della vita e del tempo.

Luce del cielo, casta, elevata, purissima come la fiamma dei mille e mille ceri, che ardono d'amore e devozione in tuo onore; e terra fertile, genitrice.

Da te vita e sostentamento, di quel Dio che nasce nella grotta, donandosi, nel grano maturo di color oro di sole, come la tua casta cintura, e che elevandosi sulla croce, nel più alto dei cieli, a noi torna nel pane di vita.

Giglio purissimo, avvolta nel bianco vestito, che lascia appena intravedere, la delicatezza della pelle dei piedi, che poggiano leggeri, su una nuvola.

Come chioccia con i pulcini, raccogli l'umanità smarrita, sotto la tua cintura azzurra, che è come il grembiule delle anziane mamme, da cui rifulge protezione ed autorità.

Tutto a te s'inchina, principio e fine, stella polare nel terreno percorso, e salvezza dell'anima in cielo.

Ti ergi onnipresente dal focolare domestico, Sovrana, qual sei nel calore e nella luce d' un camino, rifugio dalla neve d'inverno, e fonte d'acqua fresca e ombra nella calura estiva.

Queste parole sono candele, fiori, ornamenti, voti, milioni di voci in coro che testimoniano la tua viva presenza, e ti rendono perennemente grazie, ad ogni respiro e battito di cuore.

La tua immagine è fissa, al centro di questo ciclico mutare di colori, profumi e suoni, al volo degli uccelli migratori, cui sempre risuonerà, al richiamo della campana, per te un' Ave Maria.

Donato Riccardi - Febbraio 2015

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